Manco a dirlo, ognuno ha il suo preferito.
Tappa obbligatoria: il lunedì, durante pausa pranzo. È il giorno di chiusura del ristorante “Happy hour”, meta solitamente preferita dagli asteroidi.
Ma i panini di Matteo sono qualche cosa di speciale, un momento religioso per il gruppo.
Filip, Stefano, Guido e Bob scelgono con attenzione e con apparente competenza il giusto accostamento salume/formaggio. Classici, che non passano mai di moda, sono crescenza/prosciutto cotto, carne salada/mezzano e roastbeef/generico stagionato, spesso accompagnati da un panino più piccolo, traboccante di lardo terentino. Guido è ancora alla ricerca del giusto salume da accostare al Taleggio, formaggio dal sapore troppo energico per condividere il suo spazio all’interno della ciabatta di arabo.
Matteo corregge la rotta, consiglia, sconsiglia, affetta, taglia e non sbaglia mai.
A onor del vero… soltanto una volta, in effetti… un errore ci fu! Leggenda narra che un malaugurato lunedì pomeriggio di una non ben specificata era, successe il peggio. Filip e Guido ancora ricordano con terrore il dolore lancinante alle papille gustative.
Volevano cambiare, volevano sperimentare… poveri illusi!
Avevano chiesto, quella volta, un accostamento decisamente azzardato: coppa e gorgonzola; dose di sale contenuta: circa 70%. Guido fantasticava sullo zola lombardo: dolce, leggermente stagionato e morbido come la robiola; Matteo invece, ragionava in forti gusti trentini: piccanti, violenti e saporiti oltre misura.
Risultato: una bomba ad orologeria, con il timer regolato dopo il terzo morso.
Sempre la leggenda ci racconta che entrambi i panini serviti non furono, addirittura, nemmeno terminati e finirono direttamente nel bidone della differeziata (quello marrone, etichettato come “rifiuti organici” e solitamente sconosciuto agli isterici asteroidi).
Ma qui nella nostra azienda siam gente rigorosa, precisa e seria, che non da autenticità alcuna a delle ridicole leggende.
Ci limiteremo quindi a dire che, solitamente, i panini di Matteo sono CLAMOROSI, che massaggiano il vostro gusto come un abbraccio materno massaggia il vostro buon cuore.
Un consiglio da amici: evitate, se potete, (pena l’indigeribilità a vita) lo stagionatissimo zola trentino. A meno che non abbiate la bocca foderata di titanio.
Parola di buongustai.
Gu
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